L’estate 2016 si preannuncia la più calda di sempre. La tua macchina è pronta ad affrontarla? Hai ricaricato l’aria condizionata e provveduto ad un rapido check-up dalla tua officina di fiducia?
Ecco qualche consiglio utile per ricaricare l’aria condizionata e valutare i sintomi di un suo malfunzionamento per fronteggiare al meglio l’estate che si avvicina.
La ricarica dell’aria condizionata non avviene con una tempistica fissa: a volte dopo circa 3 – 4 anni, a volte dopo 10 anni, in alcuni casi, più rari e fortunati, la tua macchina non ne avrà mai bisogno. Tutto dipende dallo stato di salute dell’impianto, in particolare dalle tubature e dei raccordi che col tempo possono allentarsi e causare perdite del gas refrigerante. Dunque, finché non ci sono perdite dall’impianto, l’aria condizionata di una macchina potrebbe funzionare per decenni.
Come capire se si ha bisogno di ricaricare l’aria condizionata?
In questi casi ti consigliamo un check up in officina per appurare se sia il caso di ricaricare o riparare l’impianto. In molti casi, infatti, limitarsi a ricaricare l’aria condizionata potrebbe non essere la soluzione definitiva, con il rischio di doverla effettuare nuovamente dopo qualche mese.
Nonostante in rete abbondino kit di ricarica aria condizionata fai-da-te consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista: innanzitutto per avere la certezza che il lavoro venga fatto come si deve, e perché solo l’officina possiede gli strumenti necessari per valutare, tramite alcuni test, se l’impianto subisce perdite di gas consistenti che devono essere sanate.
Ricaricare l’aria condizionata in media costa dai 70 ai 100 €. Purtroppo se c’è un guasto all’impianto la cifra può lievitare. Facciamo qualche esempio:
Tuttavia, esistono delle “buone norme” per mantenere l’impianto sempre in forma:
Ormai l’inverno con il suo gelo è solo un ricordo e presto la stagione estiva porterà un’afa insopportabile. E’ il momento, quindi, di controllare l’aria condizionata prima di rimanerne sprovvisti in caso di bisogno.